Flavio Falconi
Artisti . Corriere dell arte
Nato a Torino nel 1959, inizia nel 1980 a frequentare il primo Corso di Disegnatore Ornatista e nel 1983 quello di Disegnatore Pubblicitario, entrambi presso la Scuola San Carlo nel capoluogo subalpino. Nel 1985 a Milano si diploma Tecnico Grafico Pubblicitario e nell'86 come Illustratore alla Scuola d'Arte Applicata e Design di Torino. Dal 2002 ha frequentato il Corso Libero del Nudo all'Accademia Albertina, mentre dal 2003 è socio della Promotrice delle Belle Arti, sempre in Torino. Vive e lavora a Moncalieri (To). "Un percorso, il suo - scrive Angelo Mistrangelo -, contraddistinto dalla volontà di tradurre le interiori sensazioni in una sequenza di immagini, di figure che si stagliano lievi e incorporee nello spazio del foglio di carta. E sono dolcissime fanciulle, madri, atlete, bambini, che popolano questo suo mondo particolare, nato dalla frequentazione dei maestri Guido Gajeti, Gianni Sesia della Merla e Pippo Ciarlo, amico e mentore [...] [Le sue] sono raffigurazioni che rimandano alla clessidra di un tempo di subitanee impressioni, di aquiloni, dei giochi dell'infanzia e dei colori di un personalissimo 'vorticismo', in una sorta di racconto legato alla propria visione della società contemporanea, a una ritrovata spiritualità, a una luce che travalica il vero per approdare a lievissime ed emergenti emozioni-simbolo. Così un angelo azzurro, un emblematico uovo, una scultura in pietra porosa concorrono a delineare i momenti espressivi di Falconi, che non perde mai di vista la proiezione verso il futuro e la sua singolare storia. Una danzatrice e un arlecchino, una ballerina con la sfera e un bimbo sul filo sono altrettanti aspetti di una pittura che ha attraversato il luoghi dell'arte: dai corsi dell'Accademia Albertina a quelli del CEDAS-Fiat, dal Gruppo GIL a opere tendenti all'astrattismo. Le recenti 'tavole', delicate, esoteriche, interiorizzate, concorrono a delineare l'ulteriore fase della ricerca di Flavio Falconi, l'urgenza di una rappresentazione mai sconfitta dal trascorrere delle stagioni, la capacità di recuperare il valore di quella sensibilità che presiede alla formulazione del suo discorso. Pittura e riflessioni, linee armoniose e narrazione, musicalità e gestualità, gli permettono di rileggere e riconoscere gli aspetti della realtà circostante, che si trasforma in limpide figure immerse nella luminosità atmosferica."

Opere
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